History of Padel

Anni 90: Paese che vai…regole diverse troverai!

regole

Negli anni ’90 c’erano differenze sostanziali nelle regole e nelle caratteristiche dei campi a seconda che si giocasse in Spagna piuttosto che in Argentina.
In Spagna, il cosiddetto gioco “serve & volley” era permesso quindi i giocatori, una volta battuto avevano la possibilità di prendere al volo la risposta dell’avversario.
A causa dell’erba sintetica, il gioco era significativamente più lento che in Argentina.
I campi spagnoli presentavano un recinto di filo perimetrale di 3 metri e il famoso “angolo acuto” detto “El Pico”, una superficie sporgente fino a 5 centimetri all’intersezione tra il recinto e il muro (secondo altre fonti la superficie arrivava a 15 cm).
Ciò confondeva i giocatori avversari, poiché tirando sul “Pico” la palla poteva avere un rimbalzo tale da invertire la direzione o avere un comportamento diverso rispetto alla sua normale traiettoria.
In Argentina, non era invece permesso giocare di serve & volley, il che aveva reso la risposta ancora più importante del servizio.
I campi argentini avevano semplici superfici in cemento, spesso con un po ‘di vernice sintetica e senza “spigoli vivi”.
I recinti di filo sui lati erano spessi 1,30 o 1,40 metri di altezza, il che rendeva più facile per la palla lasciare il campo dopo uno smash.
Nel 1997, a Barcellona Spagna e Argentina trovarono un accordo, le regole furono unificate e il gioco fu ufficialmente chiamato Padel (in Argentina fino allora si chiamava Paddle).
E’ stato consentito giocare al volo, sono stati rimossi gli spigoli vivi, chi batte doveva per forza far rimbalzare a terra la palla e la recinzione metallica è stata impostata a 3 metri di altezza attorno all’intero perimetro.
Non c’erano norme riguardanti la superficie e i materiali venivano lasciati a propria discrezione.
Nei primi anni, si potevano trovare campi con erba artificiale e naturale, materiali sintetici, cemento, parquet, piastrelle e persino superfici argillose.
Oggi, la maggior parte delle superfici sono realizzate in erba sintetica e cemento, verniciate con prodotti specifici per impianti sportivi.

Fonte dati: Juan Carlos De Marco, Oscar Nicastro and Daniel Patti, and memoirs, anecdotes and archives of the FIP – Profilo Facebook, PadelRetro, PadelMagazine (Traduzione di Carlo Ferrara)

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