Il regolamento del Padel è sempre a portata di mano (o quasi sempre…?) , ma raramente ci fermiamo a leggerlo fino a quando non si verifica una situazione nella nostra partita che non sappiamo se è permessa o no.
In questo senso, il World Padel Tour ha voluto condividere con gli appassionati di paddle diverse regole curiose all’interno dei suoi regolamenti.
Scopriamole insieme!
Il circuito professionistico ha redatto 7 norme particolari all’interno dei regolamenti.
Questi sono:
1. Se un giocatore rompe il cordoncino della Pala mentre la palla è in gioco, perderà automaticamente il punto.
2. Nel caso in cui una palla possa essere giocata fuori dal campo, se un giocatore viene involontariamente impedito (per contatto o ostruzione) di colpirla dal giocatore avversario, il punto verrà ripetuto.
3. Se un giocatore ostacola il percorso del giocatore avversario quando tenta di giocare una palla fuori dal campo, perderà il punto e potrebbe persino ricevere un’azione disciplinare.
4. Nessun giocatore può toccare il campo avversario o oggetti su di esso, inclusi gli avversari.
In questa regola c’è un’eccezione, quando un giocatore avversario è in prossimità della rete può colpire la palla.
In questo caso il giocatore che ha cercato di disturbare l’avversario perderà il punto.
5. Se un giocatore sta per uscire dal campo con l’intenzione di colpire la palla, deve tornare sul campo il più velocemente possibile.
In altre parole, un giocatore che ha restituito la palla al di fuori del 20 × 10 deve rientrare in campo il più rapidamente possibile.
6. Nel caso in cui la pallina formi un “uovo” nell’estremita’ bassa del vetro o della griglia, sarà considerata out.
7. In nessun caso un giocatore può toccare l’esterno del campo eccetto il recinto del cancello del proprio campo.
Se tocchi perderai il punto.
Tutte queste regole sono state prese dal sito web del World Padel Tour.
Se vuoi dare un’occhiata alle regole del circuito professionistico puoi farlo cliccando qui.
Fonte: Articolo di Padel Addict; Regolamento World Padel Tour – tradotto e rielaborato da Carlo Ferrara
