
Una volta ripartiti, l’interrogativo che si stanno facendo tutti gli Stakeholder (Attori coinvolti) del mondo Padel è “quale sarà lo scenario dei prossimi mesi?”
Questa domanda se la stanno ponendo un po’ tutti sulla base delle loro diverse aspirazioni e interessi:
– per un Club di Padel o Circolo sportivo l’incognita è sapere quando e quanti appassionati torneranno a giocare, quali saranno i protocolli da utilizzare, se conviene aprire da subito o aspettare che ci sia un allentamento delle regole di sicurezza, per quanto tempo sarà antieconomico essere aperti, ecc.
– per un’Azienda del settore produttrice di campi, attrezzature e materiali quale sarà il calo del fatturato nei prossimi mesi e la propria sostenibilità del business nel breve-medio periodo
– per gli Sponsor se conviene e quanto conviene destinare investimenti per questo sport in questo momento
– per gli Organizzatori di Circuiti amatoriali ed eventi legati al Padel se sarà possibile riprendere ad organizzare tornei con un n° di iscrizione di giocatori tale da garantire l’economicità dell’evento
e anche noi appassionati di Padel ci poniamo domande legate alla nostra sicurezza nel giocare a questo sport o anche banalmente se ci sarà difficoltà ad organizzare partite con amici appassionati ma ancora timorosi nel riprendere o quando ripartirà il Padel professionistico per poter rivedere in campo i campioni del nostro sport preferito.
Le risposte ovviamente non l’abbiamo, sarà il tempo a darcele ma può essere interessante sentire l’opinione molto autorevole del CEO di StarVie, Jorge Gómez de la Vega,una delle aziende leader del mercato mondo Padel, intervistato da Padelspain.net :
“Le conseguenze della crisi attuale, dal punto di vista economico, saranno molto gravi e ci vorranno molti anni per riprendersi, e per quanto riguarda il nostro mercato sarà necessario sostenersi a vicenda (marchi, sponsor, società di eventi, media, giocatori professionisti , giocatori dilettanti, piccole imprese, commercio online, grandi negozi, federazioni …)
La crisi di Covid-19 sta determinando nuove regole per i consumi e le relazioni commerciali.
L’esercizio fisico si riprenderà rapidamente, ma comprendiamo che i consumi rallenteranno e diminuiranno quest’anno tra il 30% e il 50% a seconda dell’orario di apertura dei campi e dei club.
Allo stesso modo, anche la crisi internazionale e i suoi effetti economici ci colpiranno.
Ma c’è anche l’altro lato della medaglia, l’effetto positivo a livello amatoriale.
Crediamo che le persone torneranno rapidamente sui campi, rispettando sempre i protocolli stabiliti.
In questo senso, la ripresa sarà rapida e positiva.
Il ritorno del Padel professionistico, sebbene non sia stimato prima di agosto / settembre, sarà un ulteriore incentivo in questo “ritorno alla normalità”.
Nonostante il futuro incerto che ci aspetta, siamo fiduciosi che riusciremo a superare questa pandemia e lavoreremo sodo per renderlo tale…”
Buon Padel a tutti
Carlo Ferrara
Fonte intervista : stralcio articolo tradotto e rielaborato di Padelspain.net
