
Una grande estate per Flavio Abbate, nato a Siracusa il 31 luglio 2004, che dopo aver vinto a Luglio il FIP Promotion Città dei Templi, il FIP Rise di Biella e raggiunta la finale al Fip Rise di Sassuolo con l’italoargentino Nicolas Brusa, ha conquistato anche il FIP Rise a Zurigo questa volta in coppia con il 25enne romano Giulio Graziotti.
Flavio Abbate è un mancino (attualmente n° 231 nel ranking FIP) che è tesserato con il Seven Padel Village Siracusa, ha vinto anche a marzo la prima tappa del circuito Slam Padel by MINI 2023 in coppia con il veterano Marcelo Capitani.
E’ considerato una delle nostre maggiori promesse per la categoria maschile.
Prossimamente disputerà il Fip Platinum a Cagliari con l’obiettivo di arrivare a disputare qualificazioni del Milano P1 Premier Padel
L’abbiamo intervistato dopo i suoi recenti successi.
Ti aspettavi di diventare cosi competitivo in meno di 2 anni?
Non ho mai pensato di arrivare a questo livello in così poco tempo. Le persone mi hanno sempre detto di avere delle buone potenzialità per diventare uno dei migliori giocatori italiani però io mi sono sempre concentrato sul mio percorso di lavoro e di crescita e questo mi ha portato ad essere ciò che sono ora.
Nostalgia del Tennis?
Spesso penso a quanto sarebbe bello tornare a giocare a tennis e ogni tanto nel tempo libero e fuori dai tornei, gioco con mio padre o con qualche mio “collega” ex tennista, oggi padelista.
Parteciperai ai campionati italiani assoluti a novembre?
Si, ancora devo trovare il compagno perché col fatto che Nico non è in Italia da 5 anni, da regolamento non potrà giocare con me.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Il mio obiettivo è quello di giocare più tornei internazionali possibili inclusi i Premier e proprio in questa ottica spero che a dicembre mi daranno una wild card per provare a confrontarmi con i più forti. Per il 2024 il mio obiettivo sarà di iniziare a giocare in maniera fissa il circuito Premier.
Chi è il tuo coach?
Mi alleno con Adriano Sammatrice e di lui apprezzo l’impegno, la dedizione e la passione con la quale mi ha sempre seguito sin dal primo giorno. È come un secondo padre per me.
Hai in mente di andare prossimamente in Spagna per migliorare il tuo gioco?
Sicuramente si, nei mesi di gennaio e febbraio per imparare a “crescere” dai miei colleghi spagnoli.
Sogno nel cassetto?
Dopo aver fatto parte della nazionale under, sarei onorato di poter giocare con la prima squadra e magari avere la fortuna di confrontarmi contro la Spagna.
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