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Miguel Lamperti: Una icona del padel

Miguel Lamperti, 43 anni argentino e il n.19 del ranking WPT.
E’ un veterano di questo sport e uno dei personaggi più amati dal pubblico e dalla donne per il suo carisma ed i suoi show in campo che esaltano il pubblico.

E’ un piacere giocare con un professionista come  lui, si impara moltissimo e lo scorso anno, le due promesse del circuito Arturo Coello e Miguel Yanguas, hanno avuto la fortuna di affiancarlo.
Ha giocato nel WPT ben 382 partite, con un coefficiente di vittorie (245) del 65%.

In questa stagione Miguel Lamperti giocherà in coppia con lo spagnolo Jon Sanz Zalba, ecco l’intervista:

Quando hai iniziato a giocare a padel?

Ho iniziato nel 1991 quando avevo 12 anni a Bahía Blanca, la mia città natale, dove avevano allestito un campo. Il padel era di grande moda in Argentina ed in quel periodo io giocavo a basket, ma ogni pomeriggio mi fermavo anche per provare il padel e da li mi sono appassionato.

Cosa ti piace di più del padel?

Mi piace tutto, ma senza dubbio, quello che apprezzo di più è la competizione perché amo vedere il pubblico e la loro partecipazione e tifo quando vengono a vederci.

A quale età sei diventato professionista?

La prima volta che ho giocato un torneo professionistico è stato a Bahía Blanca, proprio quando ero il n.1 nella mia città.

La partita indimenticabile?

Sicuramente quando ho giocato in nazionale con l’Argentina nel 2016 in Portogallo e siamo diventati i campioni del mondo contro la Spagna; sia nella semifinale, che in finale, avevo una grande responsabilità e non dimenticherò mai in coppia con “Gordito” Gutiérrez la finale vinta contro Lebrón e Cepero. Ma anche quando con Matías in Argentina a Mar de Plata nel 2009, battemmo Juan e Bela in semifinale e Lima e Mieres in finale. E’ stato stupendo perchè ero supportato dalla mia famiglia e dalla gente della mia città preferita.

Di ogni compagno che hai avuto, cosa ti ha più colpito di ognuno?

Oltre ad essere stato un grande compagno, di Maxi Gabriel ho sempre apprezzato la sua facilità nel giocare bene, cercando sempre di fare di più: poi ho giocato con Gutiérrez, che è senza dubbio uno dei giocatori più talentuosi al mondo…era totalmente diverso dagli altri; ho fatto poi coppia con Juani Mieres, che era in quell’epoca il n.2 del ranking e pensate che si è addirittura dovuto spostare a destra per giocare insieme a me. Non c’è molto da dire, ci conoscevamo da anni e giocavamo a occhi “chiusi”…è stata una bella esperienza. Infine penso che i miei due compagni dello scorso anno – Coello e Yanguas – diventeranno presto dei numeri 1, hanno tutte le qualità per esserlo.

Se dovessi allenare una coppia maschile ed una femminile?

Vorrei appunto allenare Miguel e Arturo, ma sono anche un fan di Lebrón perché non c’è mai stato mai nessuno come lui nel padel e penso che ci vorrà molto tempo per vedere un altro giocatore con il suo livello fisico e la sua versatilità, per me è un fenomeno. Nelle donne adoro le gemelle ed il gioco di Ari e mi piace anche Lorena Rufo. Vorrei allenare delle coppie che non mollano mai, come me!

Sei contento del 2021 o potevi fare meglio?

Puoi sempre fare di più, ma comunque è stato un buon anno, anche se mi è mancato veramente poco per entrare nel Master ed avendo comunque giocato come sostituto in Argentina, ho qualche rammarico dato che la mia testa non ha “girato” per il verso giusto.

Colpo preferito e dove migliorare?

Senza dubbio il mio tiro preferito è il X3 e devo migliorare nei miei riflessi sulle volèe, soprattutto il rovescio.

Cosa ti piace della tua racchetta?

La mia Nox ML10 è stupenda ed è la migliore racchetta con cui gioco da 10 anni; il modello 2022 è il migliore che abbia mai avuto. E’ speciale, solida e con un ottimo controllo, ne sono entusiasta.

Come vedi lo sviluppo del padel in Italia e nel mondo?

È pazzesco! Al di la della situazione economica e della guerra, il padel non sembra avere soste. Si gioca dappertutto..Spagna, Argentina, Emirati Arabi, Italia, Francia, Svezia, Finlandia, Portogallo… e tanti altri

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