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Paula Josemaria: Il padel è tattico come gli scacchi

Spagnola, nata a Moraleja il 31 ottobre 1996, Paula Josemaría Martín ricopre attualmente la posizione n.1 nel ranking WPT.

Paula Josemaria non è una persona che ama essere sotto i riflettori e definirla una “peperino” sarebbe limitativo, sia per la sua velocità in campo, ma soprattutto perché quando entra in partita è davvero un’impresa superarla.

Gioca dal 2021 in coppia con la fortissima compagna Ariana Sánchez con cui negli ultimi due anni ha concluso la stagione come seconda migliore coppia al mondo.

Paula Josemaria, a 26 anni ha vinto anche due mondiali con la nazionale spagnola e vanta una percentuale di vittorie del 70% su 294 partite giocate nel circuito World Padel Tour.

Quali sono le vostre aspettative per questa stagione?

Il nostro obiettivo è di raggiungere e vincere il maggior numero possibile di finali e e continuare a migliorare  per vincere il titolo finale.

Cosa ne pensi di così tanti circuiti?

Sicuramente è positivo così ognuno di noi può scegliere a quale torneo partecipare, ma allo stesso tempo l’ideale sarebbe se tutto fosse unificato.

Su quali giocatrici punteresti per il futuro?

La verità è che scommetterei su un tante giovani che stanno già giocando nel final draw.

Indoor o outdoor?

Preferisco i campi all’aperto, ho sempre giocato a tennis fin da bambina e mi piaceva allenarmi all’aperto. Mi piace quella sensazione di libertà e poi se c’è  il sole e tutto ancora più bello.

Chi sono i migliori giocatori della storia del padel?

Senza dubbio le gemelle Alayeto e Carolina Navarro. Negli uomini, Bela, Juan Martin Diaz e Sanyo Gutierrez.

Ci parli del tuo coach?

Si chiama Claudio Gilardoni, apprezzo il suo entusiasmo nel lavoro che svolgiamo ogni giorno.

Nei vostri allenamenti analizzate le vostre partite e quelle delle vostre avversarie?

Ogni giorno ci alleniamo sia sul piano tecnico che su quello tattico, entrambi vanno di pari passo. Analizziamo anche i filmati dato che il padel è molto tattico, simile agli “scacchi”.

Se potessi “rubare” un colpo a un giocatore?

Ruberei il pallonetto a Bela e Sanyo, perché è un colpo che se ben fatto, mette sempre in difficoltà gli avversari.

Il consiglio più importante che daresti ad un giocatore amatoriale?

Ricordarsi che non tutti i colpi si basano sulla potenza, è invece molto importante imparare a controllare la palla, in modo da poter alzare mano a mano il proprio livello.

Se non avessi giocato a padel?

Mi sarei dedicata alla biochimica, dato che mi piace la ricerca ed è quello che avevo studiato all’università.

Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor?

Gioco con la Head Delta Motion, mi trovo molto bene ed anche per l’abbigliamento e le scarpe sono sostenuta sempre da Head.

Sogno nel cassetto?

Voglio lasciare il segno nel mondo del padel, ma soprattutto diventare la migliore al mondo.

Fonte: Marco Oddino – Corriere dello sport

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